Quando parliamo di fermodellismo non possiamo non riferirci ovviamente ai plastici ferroviari, ovvero la base su cui si costruisce tutto il progetto. Essi hanno degli elementi fondamentali che non possono proprio mancare.
In questa mini-guida li vediamo nel dettaglio, prendendo anche in considerazione come questi influenzino la scelta del tracciato e più in generale l’intero progetto.
Fermodellismo plastici: la stazione e le gallerie
Il primo elemento che non può assolutamente mancare è ovviamente la stazione: una di montagna o comunque secondaria può essere realizzata senza problemi con un certo realismo, mentre una stazione grande cittadina presuppone ancora più precisione e meticolosità.
Oltre a queste due caratteristiche serve anche molta creatività: in questo modo si possono anche far entrare in spazio ridotti degli scambi o doppi binari, come anche qualche pensilina per consentire la sosta di alcuni convogli (solitamente formati da almeno tre carrozze) e manovre molto semplici.
Nel settore del plastico trenini, oltre ovviamente alle locomotive e ai vagoni, assumono un ruolo molto importante le gallerie: sono un elemento fondamentale per spezzare la vista dei binari ed evitare di dare un effetto troppo monotono alla nostra ferrovia. In più tramite esse si possono nascondere quelle parti del tracciato in cui i binari hanno forme un po’ poco ortodosse. In questo modo si ottimizza anche l’utilizzo dello spazio.
All’interno della galleria abbiamo la possibilità di sbizzarrirci con diverse soluzioni stilistiche: possiamo inserire rampe elicoidali, una stazione fantasma o altro. Il segreto di una buona galleria è la sua lunghezza: deve essere abbastanza lunga per evitare che lo spettatore possa vedere la testa del treno che esce dalla galleria prima ancora che la coda finisca di entrare.